Maria Teresa Ferretti,
conosce Gianni Rodari a Modena nel 1948 nell'ufficio dove lavorava
come segretaria della «Permanenza dei deputati». Si sposa con lui
nel nel 1953 e dopo quattro anni nascerà la figlia Paola. Ancora oggi
segue molto da vicino tutte le manifestazioni organizzate in onore del
marito.
Come ha conosciuto Gianni Rodari?
Ho conosciuto Gianni Rodari nel
1948. Io ero segretaria dei parlamentari eletti col gruppo del Fronte
popolare democratico a Modena e lui era inviato speciale dellUnità.
Quindi per ragioni di informazioni veniva in ufficio e piano piano
abbiamo fatto amicizia. Nel 1949
a Modena ci fu un grande raduno che si chiamava "Terra e non più
guerra" dove chi lavorava la terra chiedeva migliori condizioni
di lavoro e modifiche dei contratti. I quelloccasione ebbi loccasione
di conoscerlo meglio poichè noi ragazze facevamo il servizio dordine
mentre lui lavorava per lUnità. Nel
1950 venne chiamato a Roma per dirigere la rivista per bambini "
Il Pionere" e quando per motivi di lavoro andai nella capitale lo
rincontrai e dalla amicizia nacque qualcosa di più. E nel 1953 ci
sposammo.
Che uomo era Gianni Rodari?
Era una persona spiritosa e molto intelligente. Metteva subito le
persone a proprio agio anche se al primo impatto era piuttosto
riservato.
Come era Gianni Rodari con i bambini?
Gianni non andava alla ricerca dei bambini, ma se capitava in
mezzo ai più piccoli stava ben volentieri ed organizzava subito
giochi e storie per loro. In realtà ebbe occasione di vistare le
scuole solo da un certo punto in avanti della sua vita, poichè il
mestiere di giornalista non gli permetteva di avere molti contatti con
i bambini.
Quanto è importante Gianni Rodari oggi?
Io le consiglierei di chiederlo agli esperti. In realtà se ancora
oggi si parla e si compra Rodari vuol dire che è importante.
Come era Gianni Rodari quando organizzava il suo lavoro di
scrittore?
Essendo giornalista non aveva orari e spesso appuntava su fogli o
block- notes le idee che gli venivano in mente durante il giorno. Una
volta tornato a casa riorganizzava le idee e scriveva con la sua
sigaretta in bocca. Quando aveva dei progetti a volte ne parlava con
me e i suoi amici.
Come era Gianni Rodari tra le mura domestiche?
Era una persona che amava lordine ed era piuttosto preciso, forse
perché era stato abituato fin dallinfanzia a questo. Poche cose
gli davano fastidio ed aveva molta capacità di isolarsi dovuta forse
al fatto che il suo lavoro di giornalista lo costringeva a lavorare in
ambienti molto rumorosi e lunico modo era quello di estraniarsi per
scrivere gli articoli. Era
abbastanza sereno e tranquillo, non è che non volesse uscrire ma gli
piaceva stare anche in casa.
Erika La Rosa |